QUI IL PROGRAMMA
QUI IL PREMIO EPHESO
Pitigliano, la Piccola Gerusalemme, per due giorni al centro del Mediterraneo. Terzo incontro internazionale di studio e confronto sulla cultura mediterranea, organizzato dalla Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello, Museo diocesano di Palazzo Orsini, Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Architettura. Si tratta di due giornate intense di incontri accademici e diplomatici, di presentazione dei risultati di studi e di scavi archeologici, di confronto disteso sotto l’alto patrocinio della Conferenza Episcopale Italiana, del Pontificio Consiglio della Cultura, del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, della Regione Toscana, dell’Ambasciata di Israele presso la Santa Sede, della Rete Italiana per il Dialogo Euromediterraneo e della Anna Lindh Foundation Rete Italiana, con la collaborazione dell’Associazione La Piccola Gerusalemme e della Città di Pitigliano.
Il tema proposto prende origine dal Progetto “Askgate” (Porta di Ashkelon) sostenuto in Israele ad Ashkelon dal Ministero Italiano degli Affari Esteri, realizzato dall’Ashkelon Academic College e dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze. La scelta di presentare i lavori a Pitigliano rientra nel progetto più esteso del voler sostenere e sviluppare il grande e fondamentale tema del dialogo attraverso la cultura. Un processo privilegiato che la Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello, con convinzione, ha voluto proporre e iniziare come capofila già a partire dal duemilaquattordici, con iniziative specifiche culturali, religiose, di studio sia nel proprio territorio e a Pitigliano nello specifico, sia nelle aree della Terra Santa tra Israele, Territori Palestinesi e Giordania. Un percorso suggellato poi nel duemiladiciotto dal Gemellaggio tra la Diocesi e il Patriarcato Latino di Gerusalemme, o – come piace sempre ricordare al Vescovo Roncari – dall’incontro continuativo tra la Piccola e la Grande Gerusalemme.
Dopo che i due incontri internazionali precedenti nel novembre duemiladiciassette e giugno duemiladiciannove hanno evidenziato un interesse e un’attenzione crescenti, anche nelle sfere diplomatiche e ecclesiastiche, anche il prossimo convegno registra presenze e interventi eccellenti e di alto rilievo a tutti i livelli. Saranno infatti presenti i professori responsabili degli scavi e degli studi condotti a Ashkelon, professori delle Università tra le più importanti in Italia e oltre confine: Firenze, Urbino, la Sapienza di Roma, Toronto e Lugano, Betlemme e Ashkelon. Ma saranno anche intorno ad un tavolo di lavoro e di confronto, tra gli altri, l’Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, il Cardinale Gualtiero Bassetti Presidente della CEI, il Cardinale Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e Sua Beatitudine Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme. Al Patriarca in questa occasione sarà anche conferito il significativo Premio Epheso, indetto come riconoscimento per l’impegno particolare nel dialogo tra le culture del mediterraneo e per la prima volta a Pitigliano, consegnato dall’Ambasciatore Mario Boffo Presidente del Premio, già Ambasciatore nello Yemen e in Arabia Saudita.
Nel merito, il premio Epheso è legato alla Rete Italiana per il Dialogo Euromediterraneo e all’omonima collana divenuta anche strumento del CNR per gli studi sul Mediterraneo, di cui la Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello ha l’onore di essere inserita sia nel comitato scientifico che tra i membri della giuria.
La scelta di conferire il premio Epheso a Pitigliano, la Piccola Gerusalemme, come anche proseguire il percorso di dialogo culturale e religioso con eventi come quelli proposti dalla Diocesi e sostenuti dal Comune, se da una parte mettono in risalto l’importanza della storia e della cultura locale di una cittadina cosiddetta di “periferia”, dall’altra suonano come un riconoscimento crescente del ruolo sociale, culturale, umano e ovviamente religioso, di unità e coesione nel dialogo e nel confronto tra identità diverse, che la Città di Pitigliano e l’intera Diocesi possono determinare e sostenere.
Non a caso il tema delle “Porte del Mediterraneo” e del sottotitolo “La giusta rotta”, indicano una direzione e un’intenzione. Un tema che richiama una simbologia ben precisa. Infatti, Ashkelon era il porto nell’estremo sud del Mediterraneo, ma fondamentale per l’entrata, l’uscita e l’incontro tra culture, persone e continenti.
Tra l’altro, al termine dell’Anno dedicato a Dante Alighieri, sarà anche dedicato uno spazio al Divin Poeta. Il prof. Giliberti dell’Università di Urbino presenterà il proprio libro intitolato “Il Paese del sì. Note sull’identità culturale italiana”. Si tratta di un’opera nata per lo più dalle riflessioni del professore autore in dialogo con i giovani studenti, dove viene evidenziato come la lingua italiana del “sì” dantesco, sia il vero indice unificatore e promotore della cultura e dell’identità della penisola. Aspetti che possono assumere un significato e un ruolo positivi, però, se si pongono in atteggiamento di confronto e di dialogo interpersonale, proprio perché sono aspetti che veicolano contenuti ed esperienze.
Infine, è importante sottolineare anche il particolare impegno dei giovani universitari e dei loro professori. Da diversi anni, ormai, in collaborazione con la Diocesi e i suoi Istituti culturali (Museo, Archivio e Biblioteca), il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze è coinvolto in interessanti e importanti studi locali e innovazione tecnologica e collaborazioni oltre confine. Tale collaborazione nasce sempre a partire dallo stesso impegno e interesse nei reciproci progetti in Israele e nella West Bank, dove è nata per ironia della sorte la prima reciproca conoscenza e collaborazione. Le esperienze e il lavoro insieme si sono susseguiti, con interessanti e importanti lavori e risultati di ricerca soprattutto a Pitigliano e Sovana. Questo percorso inserito nel Progetto Dhomus 100 ricercatori per la Toscana, ha anche portato, primi in Italia, alla realizzazione di vetrine olografiche posizionate nel Museo diocesano di Palazzo Orsini, frutto della capacità e lavoro assiduo dei giovani universitari, coordinati dai loro professori, soprattutto dalla Professoressa Cecilia Luschi e dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello. Il raggiungimento di questo primo risultato fa ben sperare nel proseguimento sia dello stile collaborativo e di sostegno ai giovani accademici, che del lavoro scientifico iniziato finalizzato non solo alla formazione delle nuove generazioni, ma anche alla promozione e coesione di un territorio plurimillenario che senza giri di parole può essere considerato di “confine”, “periferico”. Un’area molto vasta, carica di storia ma anche di vita, frazionata in tanti piccoli comuni, dove la presenza di un territorio diocesano può e deve fare la sua parte di promotore di coesione e di unitarietà non solo per il proprio ruolo religioso, ma anche culturale, sociale e di promozione umana.
Si tratta, dunque, di due giornate intense e soprattutto ricche di contenuti e persone e che lasceranno – si spera – un punto su cui fondare altre basi per proseguire il lavoro iniziato con fatica, entusiasmo e l’iniziale illusione di fare della periferia una “porta” di accesso e di partenza, e anche di individuare nell’incontro e nelle relazioni la “giusta rotta” da perseguire.
A causa della pandemia e delle restrizioni necessarie per la tutela della salute, la partecipazione all’evento è soggetta ad accreditamento, con numero di presenze limitato a sessanta (comprese autorità e relatori) per sessione di lavoro, inviando una email a:
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. Per l’accesso è necessario Green Pass e ai partecipanti, alla registrazione, sarà richiesto di sottoporsi al protocollo di sicurezza: misurazione della temperatura su termoscanner, sanificazione delle mani, uso della mascherina, distanziamento interpersonale.
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